Torre Gattoni
Cosa combinava un giovane Alessandro Volta in cima a una torre della città?
Si tratta della torre occidentale della città murata acquistata nel 1784 dal canonico Giulio Cesare Gattoni, membro di una famiglia nobile della città, e utilizzata come laboratorio sperimentale di meteorologia elettrica. Egli nel 1768 aveva già collocato quello che probabilmente era il primo parafulmine italiano sul tetto della sua casa: in seguito, per ottenere maggiore altezza, lo trasferì sull’omonima torre.
Il canonico e Alessandro furono vicini di casa nella fanciullezza ed ebbero un profondo rapporto di amicizia. Stando alle parole di Gattoni: «[Volta] sembrava allora dissipato e che non applicasse molto, ma faceva egli in un’ora ciò che a me costava tre giorni». Insieme fecero vari esperimenti riguardanti il parafulmine: questo dispositivo veniva messo in cima alla torre e serviva per attrarre e disperdere le cariche elettriche. I frutti degli esperimenti voltiani garantirono che in suo onore a partire dal 1880 il Volt diventasse l’unità di misura del Sistema Internazionale della forza elettromotrice o differenza di potenziale.